Mi chiamo Federica, e sono la mamma di Sedano e Carota, due cagnolini meticci di taglia piccola.
Carota, nata nel 2017, ha subito maltrattamenti per alcuni mesi, poi è stata abbandonata. Sedano invece è nato nel 2019 ed è cresciuto in un canile lager (che fortunatamente adesso è gestito da volontarie fantastiche). Ha due malformazioni cardiache che monitoriamo annualmente in una clinica milanese.
Non nascondo che è stato difficile inizialmente riuscire a conquistare la loro fiducia e a convivere con le problematiche di salute di Sedano. Ma giorno dopo giorno abbiamo imparato a conoscerci e stiamo superando tutto, insieme.
Le nostre giornate iniziano con due zampe sul petto e una lingua sulla faccia come “buongiorno”.
Ci prepariamo e usciamo per una bella passeggiata in campagna, scrutando la natura e i suoi cambiamenti. Grazie a Sedano e Carota ho imparato a osservare come il paesaggio muta nel corso delle stagioni… Siamo talmente tanto distratti e viviamo in modo così frenetico che ci sfugge tutto, anche le cose belle.
Dopo aver annusato qualche fiore e seguito qualche traccia, ci concediamo ogni tanto la colazione al bar, un caffè per me, due biscottini per loro, e poi via a casa a mangiare la pappa.
Nelle giornate di pioggia invece ci piace molto accendere il camino, stendere una coperta e fare gli esercizi con il clicker. Sono diventati davvero bravi, sanno fare seduto, terra, zampa, orsetto, rotola e riempire la cesta dei giochi con i loro pupazzetti.
Questi esercizi sono molto utili per aumentare la loro autostima e allo stesso tempo li impegnano molto mentalmente.
Il periodo dell’anno che preferisco è quando andiamo in vacanza tutti insieme. Generalmente io e mio marito scegliamo la primavera, per evitare la confusione e le temperature troppo elevate.
Andiamo esclusivamente in luoghi dove i cani sono ammessi e ci muoviamo in macchina così da poter fare piccole soste. Per non destabilizzare troppo Sedano e Carota, scegliamo case col giardino oppure in luoghi poco affollati, portiamo la loro coperta preferita e qualche gioco. E poi via alla scoperta di piccoli borghi e città d’arte.
Adottare un cane significa essere pronti a tutto: conoscere e comprendere la sua storia, intraprendere un percorso educativo insieme, diventare complici e comprensivi allo stesso tempo.
Andare in un canile non vuol dire “prendere un cane gratis”, ma scegliere consapevolmente di adottare una vita.
Non sempre si ha la fortuna di trovare un cane ben equilibrato.
Potrebbero aver subito violenze, essere stati abbandonati in mezzo a una strada o costretti a riprodursi per la vendita di cuccioli, anche con due parti all’anno fin dal primo calore. Potrebbero aver passato anni alla catena, sotto al sole, denutriti, e senza acqua. Potrebbero avere problemi di salute o difficoltà nella socializzazione.
Se si sceglie di adottare, bisogna mettere in conto che ci sarà un percorso da affrontare insieme, possibilmente con l’aiuto di un bravo educatore cinofilo. Ma ogni piccolo passo sarà un grande traguardo.
Molte persone mi dicono che sono stata brava ad adottarli e salvarli.
Ma in realtà penso che siano stati loro a salvare me…
Loro sono sempre presenti, riempiono le mie giornate con i loro occhi dolci, con il naso umido che strofinano sulle mie mani per chiamarmi… quando mi portano un pupazzetto da lanciare o semplicemente quando si accucciano accanto a me mentre dormo.
Adottare cambia la vita: abbiamo tutti diritto ad una seconda chance.
Grazie di cuore @sedanoecarota per aver condiviso con noi questa belissima storia!
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